Dr. Belleggia: “Inizialmente ho utilizzato NanoBone® nel seno mascellare…”

Casi clinici

Rigenerazione laterale con membrana Cytoplast in d-PTFE rinforzata in titanio e innesto di NanoBone® – 1.
Dr. Fabrizio Belleggia

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Rigenerazione orizzontale con membrana Cytoplast in d-PTFE rinforzata in titanio e innesto di Nanobone® – 2.
Dr. Fabrizio Belleggia

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Dr. Belleggia, da quanto tempo utilizza NanoBone®?
Da circa 2 anni e mezzo. Lo utilizzai inizialmente nel seno mascellare, nei casi di rialzo per via laterale nei quali non era possibile l’inserimento implantare contestuale. Questo mi ha dato l’opportunità di poter valutare istologicamente il tessuto rigenerato.

Cosa ha riscontrato nei suoi studi istologici?
Le carote asportate per l’inserimento implantare erano di innesti di particelle di NanoBone® a granulometria grande miscelati ad un 10-15 % di osso autologo corticale prelevato in loco per la preparazione della botola con il raschietto. In tutte le sezioni istologiche esaminate vi era una notevole formazione di nuovo osso, nessun segno di infiammazione né di incapsulamento fibroso, e un’ottima capacità osteoconduttiva del materiale.

Queste osservazioni l’hanno spinta ad utilizzare questo tipo di materiale anche per altri tipi di interventi?
A dir la verità avevo già cominciato ad utilizzare il particolato a granulometria piccola nella preservazione degli alveoli post-estrattivi ben prima di analizzare le carote dei seni mascellari. L’ho sempre coperto con tessuto epitelio-connettivale, membrane o con un lembo connettivale ruotato. Negli alveoli post-estrattivi la formazione di nuovo osso era ancora maggiore così come il grado di riassorbimento del materiale dopo 5-6 mesi.

nanobone-2Maggiori informazioni su L’utilizzo del NanoBone® in GBR ha portato risultati altrettanto positivi?
In GBR ho avuto i risultati più sorprendenti. L’ho utilizzato puro nei casi di difetti più contenitivi, e miscelato con osso autologo in pari quantità per le rigenerazioni di deficit ossei più importanti. In entrambe le situazioni ho sempre ritrovato le particelle del materiale in stretto contatto con osso di nuova formazione che spesso le circondavano completamente.