La prima volta che abbiamo incontrato il prof. Massimo Simion è stato il 30 Novembre 1988 quando a Rimini il dr Sture Nyman ha presentato per la prima volta la GTR a un congresso della SIdP. All’epoca non si parlava ancora di GBR e il prof. Simion avanzò l’ipotesi: “… e se la tecnica GTR venisse impiegata su gli impianti dentali?”
Dal 1988 ad oggi, cosa è cambiato nella GBR?
Niente !! (risata). Scherzi a parte io identifico tre periodi:
Casi clinici
Rigenerazione verticale ed orizzontalein un settore estetico.
Prof. Massimo Simion
- Dal 1989 al 1996 il periodo dello sviluppo, durante il quale sono stati individuati gli strumenti (viti di sostegno, viti di fissaggio, materiali da riempimento ecc.) e le tecniche chirurgiche per applicare la GBR nella pratica clinica;
- Dal 1996 al 2005 il periodo del consolidamento, durante il quale sono stati condotti gli studi prospettici e retrospettivi e sono stati valutati i risultati a lungo termine;
- Dal 2006 ad oggi il periodo della ricerca della semplificazione, perché si sta lavorando sui principi dell’ingegneria tissutale per adottare tecniche sempre meno invasive, rinunciando ai prelievi di osso autologo e utilizzando i fattori di crescita.
Il primo caso di GBR verticale è stato pubblicato da lei in Italia sulla Rivista di Osteointegrazione nel 1992 e sempre nel 1992 sull’IJPRD sono stati pubblicati 6 altri casi. Ha più visto quei pazienti?
Quei primi pazienti li continuo a vedere e l’osso appare molto stabile. In quei primi casi sotto la membrana usavo solo il coagulo ematico e impianti a superficie liscia tipo Branemark.
Come sarebbe la membrana ideale?
Sarebbe una membrana riassorbibile che possa rimanere integra per sei mesi e quindi riassorbirsi in pochi giorni. Fino ad oggi sono stati fatti diversi tentativi ma nessuno ci è riuscito e mi chiedo se sia fattibile… Per la GBR di certe dimensioni il PTFE resta l’unica opzione valida.
La permeabilità della membrana è importante?
Nel lavoro sperimentale che abbiamo condotto e pubblicato nel 1999 con diversi prototipi si è visto che non serve.
Se si esponesse un membrana come si comporterebbe?
Penso che l’esposizione sia sempre un evento indesiderato. Appena c’è un minimo segno di infezione dei tessuti io ho sempre rimosso la membrana. Non ho ancora nessuna esperienza in tal senso con la membrana Cytoplast, che è in PTFE denso, ma sarei sempre molto cauto perché un’esposizione, soprattutto se prolungata, può comportare una migrazione batterica lungo i bordi del materiale.
Impianti corti o GBR?
Tutti e due. Nei settori non estetici ci sono indicazioni ben diverse per la GBR e gli impianti corti; nelle zone estetiche c’è solo GBR: non è possibile inserire impianti corti e fare dei denti lunghi.
A novembre organizzeremo a Milano un corso sulla GBR nelle zone estetiche. Quali sono i plus di questo incontro?
Soprattutto nelle zone anteriori non ci può permettere di fare una riabilitazione con impianti senza considerare il risultato estetico. Pertanto abbiamo il dovere di utilizzare tecniche, quali la GBR, per dare un’estetica soddisfacente per il paziente. Io e il dr Maschera cercheremo di spiegare non solo come si aumentano i volumi ossei in modo predicibile ma affronteremo nei dettagli anche come si deve gestire i tessuti molli per un risultato estetico ottimale.
Cosa le piace di più nella vita?
La mia filosofia di vita dice che è importante divertirsi lavorando ma anche avere interessi alterativi al lavoro. A me piace fare fotografia subacquea e realizzare dei documentari naturalistici: ne ho completato uno sul Madagascar.
Il 16 Novembre 2012 il Prof. Simion e il Dr. Maschera terranno il corso “Implantologia e GBR nei settori estetici: dalla diagnosi al risultato. Tecniche attuali e nuove prospettive.” a Milano. Maggiori informazioni